L'evento di quest’anno dell'Associazione Culturale Calabresi di Cinisello Balsamo è stato incentrato sugli albanesi di Calabria, nella ricorrenza del 550° anno dell'arrivo della Comunità albanese in Italia a seguito della morte del loro condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg.
Ha aperto l’evento Demetrio Patitucci, del direttivo dell'associazione, che ha citato il presidente Matterella sull'integrazione degli Albanesi e la visita del Presidente italiano a San Demetrio Corone lo scorso 7 novembre.
Il prof. Francesco Altimari , dell'università della Calabria, ha tenuto una lezione magistrale sulla storia della comunità arberesh. Egli ha smitizzato alcuni luoghi comuni, a volte avvalorati dai proverbi Calabresi o arberesh, sull'isolamento della comunità e sulla avversione dei calabresi nei loro confronti. Anzi, attraverso la citazione di personaggi italo-albanesi, la comunità albanese pur mantenendo integre la lingua, le tradizioni , i riti religiosi e i costumi, ha partecipato attivamente alla vita nazionale fin dal Risorgimento.
La comunità si è sempre integrata adottando la nuova patria con il ricordo della madrepatria, l’Albania.
In seguito il prof. Pino Cacozza, cantante e poeta in lingua albanese, ha tenuto uno spettacolo dal titolo Rrenjet e Arberise il cui contenuto ricorda le radici culturali della comunità. I testi del monologo e delle canzoni, scritti dallo stesso Cacozza ripercorrono la storia dell’insediamento degli albanesi in Calabria dal ‘400 e fini ai giorni nostri.
Tutta la manifestazione è stata seguita da un gran numero di persone, compresa una delegazione di schipetari immigrati albanesi.
Per il Comune ha portato il saluto l’assessore Parisi e per l’Associazione è intervenuto il presidente Foti.
Alla conferenza è seguita una cena conviviale presso l’Istituto alberghieri Mazzini di Cinisello a cui ha partecipato anche il Sindaco Ghilardi.
Il giorno dopo, domenica, padre Michele Pirotta ha officiato una messa in rito greco-bizantino, che è quello dei paesi arberesh, presso la parrocchia di S. Martino in Cinisello.