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Ferdinando Larizza
"Da grande volevo fare il comunista" di Ferdinando Larizza è un'opera che esplora un periodo storico in cui l'ideale comunista rappresentava un sogno di
libertà, riscatto e giustizia sociale. Attraverso la narrazione della propria storia, della famiglia e degli amici, l'autore dipinge un affresco dell'Italia del passato, non per nostalgia, ma per mantenere vivo quel sogno che ha iniziato a spegnersi con eventi come l'assassinio di Aldo Moro e la morte di Enrico Berlinguer.
Il libro evidenzia come, in quel tempo, l'impegno politico potesse trasformare realtà quotidiane: una semplice casa di campagna diventava una scuola per contadini, dove si leggevano ad alta voce gli scritti di Gramsci, sottolineando l'importanza dell'unità e della cultura come strumenti di emancipazione.
Secondo Ferdinando Larizza, il titolo stesso del libro appare come un'affermazione coraggiosa e, forse, anacronistica nell'attuale contesto politico, dove spesso si tende a
L'albero di Sambuco
“L’albero del sambuco” è un romanzo semplice e nello stesso tempo avvincente che tratta di una storia vera ,ambientata negli anni cinquanta e che si dipana attraverso un percorso immaginario.
L’autore del libro è Rocco De Rito, un medico che vive in un piccolo paese dell’entroterra calabrese e nel viaggio immaginario descritto nel libro traspare l’amore per la propria terra,il desiderio di salvaguardarne le tradizioni ,la cultura con tutte le sue contraddizioni e peculiarità. Nel titolo si trova l’essenza del romanzo. Il sambuco,l’albero delle 7 virtù salutari è stato sempre considerato magico nelle antiche tradizioni nordiche ed è proprio magia quella che aleggia in tutto il romanzo.
La vicenda narrata si svolge sullo sfondo dei grandi mutamenti che hanno interessato il territorio, provocando traumi sociali ed economici tuttora irrisolti. Il libro è ambientato in una zona particolare che è stata fondamentale per la riforma agraria con le prime lotte e avvisaglie del famoso sciopero del 49 culminato con l’eccidio di Melissa
Non solo storia del paese quindi ,ma storia della Calabria,del Sud e di tutta l ‘Italia in un processo socio politico che aiuta a scoprire le geografie territoriali, oltre che quelle interiori ed emotive.
CUMBITU 2024
In occasione della festa di San Giuseppe era una tradizione millenaria nei paesi Calabresi organizzare “u cumbitu” (il convito). Un pranzo a base di “cannarozza e ciciari” ( pasta corta e ceci) organizzato dai fedeli per grazia ricevuta o dalle famiglie più agiate come rito propiziatorio per un raccolto abbondante. Al “cumbitu” erano chiamati a partecipare i poveri del paese ed era l’occasione di tutta la comunità di rinnovare un patto tacito di solidarietà consumando tutti insieme un pasto caldo. Per fortuna i tempi del “ Cumbitu” sono finiti . L’Associazione Culturale Calabresi di Cinisello e Nord Milano da alcuni anni mantiene viva questa tradizione nel segno della solidarietà e dell’unione della comunità.
Per prenotazioni( fino ad esaurimento posti) contattare i seguenti numeri telefonici:
3396976502
3397595774
3288853144